Balcone: quali piante scegliere se non hai tempo

Tutti i suggerimenti di Paolo di Filosofia Vegetale per scegliere le piante giuste per il tuo balcone o terrazzo in base alle diverse esigenze di chi vive gli spazi

In questo post troverai spunti e suggerimenti per scegliere le piante adatte per il tuo balcone o terrazzo.

Questo post è nato dalla collaborazione con Paolo di Filosofia Vegetale, troverai i suoi preziosi consigli, per scegliere al meglio le piante per il tuo balcone e qualche segreto del mestiere sulla manutenzione e la cura delle piante suggerite

Voglio una pianta che richiede pochissima manutenzione

“Mi capita spesso di sentire questa esclamazione quando studio le piante giuste per i balconi dei miei clienti. Molte persone conducono vite nelle quali devono ciclicamente assentarsi per lavoro o per questioni familiari, ma amano molto le piante e vorrebbero un balcone verde che richieda pochi interventi. Detto ciò è importante sapere che qualunque pianta, anche la più resiliente, la più adattabile, richiede qualche piccola attenzione: acqua in primis.
Se si riesce a garantire un’irrigazione regolare, il problema principale è risolto. A questo punto bisogna scegliere la pianta giusta, tra quelle specie che tollerano qualche piccola mancanza.”

Le piante giuste da esterno per chi ha poco tempo ma ama le piante

La preoccupazione di chi deve stare spesso lontano da casa è di non potersi prendere cura nel modo giusto delle piante del proprio balcone. Per aiutarti a vivere le tue piante, senza sensi di colpa dovuti alla tua assenza, Paolo propone alcune specie botaniche perfette per il vaso, indicate per vivere all’esterno e che hanno pochissime necessità. Una pianta grande a portamento arbustivo, una rampicante dal profumo intenso, una pianta grassa piccola e rustica che non chiede davvero nulla.

Un arbusto grande, dalla lunghissima fioritura, perfetto in vaso

Il Viburno tino (Viburnus tinus), anche chiamato Lentaggine, è un grande arbusto che può essere impalcato in forma di piccolo albero, in piena terra diventa alto fino a 4 metri, ma in un grosso vaso normalmente non supera i 2 metri. Si tratta di una pianta dalle molte virtù: è in fiore dai primi di ottobre a fine giugno, da luglio produce belle bacche blu inchiostro davvero ornamentali, è una sempreverde e le sue foglie oblunghe, verde scuro, hanno un fascino discreto ed elegante. Essendo una specie mediterranea, che tollera però temperature basse fino a -15°, se posizionata in un angolo riparato, si presta perfettamente anche ai balconi  del nord Italia. 
Come prendertene cura:
Il Viburno tino è una pianta di poche esigenze, sta bene in pieno sole, alla mezz’ombra e in ombra. Preferisce posizioni un po’ riparate dal vento. Durante i mesi estivi va innaffiato regolarmente, ma tollera periodi di siccità. Durante le altre stagioni va effettuata un’irrigazione sporadica. Coltivato in vaso non necessita di potatura se non un taglio in caso di rami rovinati o cresciuti in modo disordinato. Mantiene naturalmente una forma compatta. Come tutte le piante in vaso va concimato alla ripresa del periodo vegetativo, marzo e ottobre, meglio se con stallatico maturo.

Un gelsomino rustico dall’insolito fiore rosso magenta

Il gelsomino vero è spesso un sogno proibito per chi vive nelle zone dagli inverni rigidi del nord Italia. É notoriamente pianta più adatta agli inverni miti, a differenza del diffusissimo “falso gelsomino” (Trachelospermum jasminoides) che è invece specie assai più rustica. Esiste però un gelsomino dalla grande rusticità che si adatta perfettamente alle condizioni climatiche sui nostri balconi e terrazzi cittadini: si tratta di Jasminum beesianum. In particolare questa rampicante, regala una fioritura precoce, da aprile a luglio, profumatissima e dal colore singolare che dal rosso magenta sfuma nel rosa. I fusti erbacei e volubili, che raggiungono i 4 metri in vaso, tollerano le basse temperature fino a -15°, e nel caso si raggiungessero perdono le foglie per ricacciarne immediatamente di nuove ai primi tepori. É una pianta che resiste a brevi periodi di siccità.
Come prendertene cura:
Questo gelsomino necessita di una posizione in pieno sole o mezz’ombra.É bene fornire una struttura che gli permetta di arrampicarsi. Durante il periodo estivo va innaffiata regolarmente, anche se tollera la scarsità idrica per brevi periodi. Come tutte le piante in vaso va concimata durante il periodo vegetativo (meglio se con stallatico maturo).

Il Sempervivum, una piantina grassa che non necessita di nulla per prosperare

L’ultima pianta che Paolo consiglia per sentirsi tranquilli nei periodi in cui non si riesce a curare il proprio balcone, è il Sempervivum. Esistono moltissime sottospecie e varietà di questa Crassulacea originaria delle zone montane. Solo per fare qualche nome: 

  • Sempervivum calcareum e S. tectorum due specie botaniche molto diffuse; 
  • S. “Pilatus” dalle rosette rosso scuro/viola;
  •  S. arachnoideum e S. “Sprite” due varietà piccole, la prima verde scuro, la seconda dalle punte delle foglie color vinaccia, entrambe coperte da una sottile ragnatela vegetale tipica di questa pianta. 

E’ una piantina che diventa alta tra i 10 e i 20 cm, ma supera i 30/40 cm con le sue infiorescenze rosse, rosa, purpuree o lilla, che fioriscono in piena estate. I Sempervivum non hanno bisogno di essere riparati nel periodo invernale. Le foglie possono tollerare anche la neve, l’unico fattore importante è che venga garantito un perfetto drenaggio del terreno e nessun ristagno idrico, pena la perdita della piantina a causa di marciume radicale.
Come prendetene cura:
I Sempervivum necessitano di una posizione in pieno sole. Durante il periodo estivo va innaffiata senza mai esagerare, mentre in altri periodi più freschi tollera la siccità alternata a irrigazioni sporadiche.
Non necessita di alcuna concimazione.
Potare alla base le rosette che via via muoiono dopo la fioritura, così da lasciare lo spazio a quelle nuove. Il drenaggio del terreno è essenziale per una buona riuscita della coltivazione dei Sempervivum. Utilizzare un terreno leggero, sabbioso, misto ghiaietta (eventualmente silicea).

I consigli di Filosofia Vegetale

Se sei davvero assente da casa per lunghi periodi consiglio di installare un impianto di irrigazione sul tuo balcone. Oggi la possibilità di innaffiare le tue piante anche quando sei lontano è alla portata di tutti. Si può optare per un sistema temporizzato economico o scegliere sistemi gestiti da remoto, con wireless, o ancora sistemi sensibili all’umidità dell’aria, in modo da risparmiare acqua in caso stesse piovendo nell’orario in cui hai programmato l’irrigazione. Anche se hai poco tempo, magari perché lavori molto, prova a pianificare un momento ogni settimana in cui rivolgere le dovute attenzioni alle tue piante. Bastano 10 minuti. Per capire se c’è bisogno di una manutenzione, per constatare che siano in salute e soprattutto per entrare in contatto con loro e goderti lo spettacolo che ti regalano chiedendoti così poco: il beneficio psicofisico è assicurato.

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