Mosca bianca SOS

Gli Aleurodidi anche chiamati mosca bianca, un parassita che può arrecare molti danni alle foglie, e di conseguenza mettere a rischio la sopravvivenza della pianta stessa. Capiamo come riconoscerla e sconfiggerla, prima che abbia la meglio sulle tue piante.

Salva la pianta, ovvero, la rubrica che fa la differenza.
I suggerimenti di Paolo di Filosofia Vegetale per risolvere i problemi con le tue piante da interno. Rimedi e consigli per farle vivere felici e a lungo. Troverai i suoi preziosi consigli per riconoscere e
risolvere problemi pratici legati alla salute delle tue piante: moscerini, mosca bianca, cocciniglie, malattie fungine, afidi…

Le mie piante da interno sono invase da piccole mosche bianche!

“Sembrava andare tutto bene per le nostre Stelle di
Natale. Poi di punto in bianco, in primavera, abbiamo
scoperto che sulla pagina inferiore delle foglie,
vivevano centinaia di minuscole mosche bianche”

Sentendo questa frase preoccupata, pronunciata da una giovane coppia di clienti che si è ritrovata un’infestazione di piccoli insetti sconosciuti sulle piante d’appartamento, ho subito capito di che si trattava. Gli insetti in questione  avevano dato vita a una numerosissima colonia che stazionava sulla pagina inferiore delle foglie. Scrollare le foglie e aprire le finestre non sembrava essere un rimedio, infatti le minuscole mosche volavano via sollevandosi in una nuvola bianca per poi ritornare presto al loro posto. Nel frattempo le piante davano i primi segni di malessere. 

Gli Aleurodidi, sono spesso una sorpresa, non li si vede fino a che non sono numerosi. Soprattutto quando l’infestazione è abbondante arrecano danni evidenti alle foglie delle tue piante, pungendole per succhiarne la linfa elaborata e producendo melata che ne imbratta le superfici.

Cosa sono gli Aleurodidi?

Gli Aleurodidi sono classificati come insetti Rincoti che include numerose specie nocive per le piante ornamentali e agricole. Sono molto piccoli: da 1 mm a 3 mm gli esemplari adulti alati, di colore giallastro, anche se la pigmentazione è mascherata da una patina cerosa di colore più bianco che li ricopre e dona loro un aspetto farinoso. Nello stadio giovanile potrebbero essere addirittura scambiati per cocciniglia. Sono molto prolifici, possono produrre molte generazioni nell’arco di un anno, soprattutto nelle temperature stabili delle nostre abitazioni.
Nel momento in cui viene individuata la sua presenza spesso l’insetto si è già ampiamente riprodotto e ha probabilmente colonizzato buona parte delle piante presenti in una stanza. 

Le Piante più colpite

Gli Aleurodidi possono infestare indistintamente tutte le piante da interno. Sono oligofagi per cui riescono a nutrirsi della linfa di quasi tutte le piante da appartamento. Prediligono foglie larghe e tenere: Stella di Natale (Euphorbia pulcherrima), Hibiscus rosa-sinensis, tabacco (Nicotiana tabacum), Begonia, Surfinia, Fuchsia. Ma non disdegnano nemmeno le foglie coriacee degli agrumi.

Quali danni porta alle piante

L’insetto è dannoso perché punge le foglie per succhiare la linfa e soprattutto impoveriscono le foglie giovani fino a farle seccare.
Il danno più grave è la trasmissione di virus alla pianta attraverso le punture che possono determinarne la morte. Inoltre le loro abbondanti deiezioni (melata) imbrattano le foglie sottostanti dando spazio ad un fungo nero fitopatogeno chiamato fumaggine che indebolisce ulteriormente la pianta.

I motivi della presenza degli Aleurodidi sono:

  • Temperature fresche-tiepide, intorno ai 20°. Primavera e inizio autunno sono i momenti di maggior diffusione.
  • Condizioni di elevata umidità ambientale.

Come risolvere il problema

  • Soluzione meccanica. Elimina manualmente le foglie più danneggiate e passa alla soluzione naturale che ti indico qui sotto.                    
  • Soluzione naturale. Trasporta le piante interessate all’aperto e nebulizza abbondantemente tutte le foglie con olio di Neem diluito in acqua. Questa operazione va effettuata due volte a settimana fino che non ti accerterai che non ci sia più la presenza di Aleurodidi. Inoltre se pratichi questo trattamento come preventivo può rendere la pianta più resistente agli attacchi di parassiti e malattie crittogamiche in futuro. Ricorda che nella cura delle piante la prevenzione ci risparmia interventi drastici!
  • Soluzione chimica. Nel caso di infestazioni importanti (tutti i vasi di casa) può essere molto utile l’utilizzo di un insetticida sistemico a base di Piretro o piretroidi. Si tratta di un trattamento molto mirato, a basso impatto ambientale ma da effettuare in ambiente protetto (al chiuso) al momento dell’erogazione, perché tossico anche per gli insetti impollinatori. Va effettuato una volta ogni 10 giorni fino a risoluzione completa del problema. Infine se la pianta è stata molto compromessa dagli effetti dell’attacco di Aleurodidi considera l’eliminazione della pianta stessa come sistema più ecologico ed economico.

I consigli di Filosofia Vegetale

Prevenire è sempre meglio che curare, anche per il contenimento degli Aleurodidi. Costruisci una routine, dove utilizzi ciclicamente prodotti naturali a scopo preventivo e osserva spesso le condizioni del terriccio in cui è ospitata la pianta. A mio avviso è sempre meglio intervenire con soluzione meccanica e naturale soprattutto se si possiedono poche piante.
Non appena ti accorgi di un problema degli Aleurodidi isola la pianta in modo che l’infestazione non si diffonda su quelle vicine.
Nel caso di infestazioni importanti, dove è necessario l’utilizzo di prodotti chimici o batteriologici, affidati a un giardiniere professionista.

Riassumendo…

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